Le voci erano iniziate a circolare qualche giorno fa, Google Account era pronto ad accoglierlo e Lui non ha mantenuto la parola facendo la sua comparsa nel web lunedì scorso. Di chi sto parlando? Di Google Analytics ovviamente.
Vi risparmio l'ennesimo post che ne elogia le caratteristiche e ne illustra i dettagli.
E' sufficiente eseguire una semplice ricerca o curiosare tra i tag nei blog per essere nauseati dal numero di interventi a proposito.
In questo post vorrei invece riassumere alcune considerazioni personali legate all'effetto che ha avuto l'arrivo di questo nuovo e potente strumento sul mercato.
In primo luogo qualche critica: c'era veramente bisogno?
Probabilmente, per chi non ha mai avuto modo di utilizzare Urchin prima di lunedì, i miei pensieri risulteranno quasi assurdi. Rispetto alla piattaforma precedente, l'arrivo di GA (mi tocca abbreviare) ha decisamente peggiorato le cose su molti fronti.
L'interfaccia è senza dubbio migliorata dal punto di vista stilistico ma sono state rimosse numerose funzioni estremamente utili.
Moltissimi pannelli di configurazione sono stati riscritti per essere maggiormente comprensibili anche ai non tecnici. Questa soluzione ha inevitabilmente penalizzato quanti utilizzavano Urchin come approfondito sistema di analisi.
Perché non lasciare due versioni parallele? Perché non optare per una light gratuita ed una full a pagamento?
A proposito di pagamento, questo è un altro aspetto non secondario. La precedente versione di GA, ovvero Urchin, aveva un costo a partire da 199$ al mese.
Tutto sommato estremamente contenuto per il range di servizi che offriva. La stabilità era ottima, gli update regolari con un delay che non superava le 2 ore.
Da quando Urchin 6 è diventato free (è più forte di me, devo ancora abituarmi a chiamarlo Google Analytics) le cose sono notevolmente cambiate, nonché peggiorate: le statistiche si aggiornano con un ritardo di oltre 6 ore, la lentezza dei server certe volte è mostruosa ed il nuovo sistema di attivazione del tracciamento ha diversi problemi di affidabilità.
Mi verrebbe da dire: era meglio quando si pagava, almeno era affidabile.
Non nascondo che sono stato piacevolmente sorpreso dal rilascio di GA su larga scala. Certamente ora posso disporre di uno strumento potente senza alcun costo e soprattutto per scopi personali.
Tuttavia mi chiedo quanti realmente lo sapranno usare almeno al 20% delle funzionalità senza restringerlo ad un sistema di statistiche qualunque.
E' un po' la storia di Microsoft Outlook. Quando vedo questo software usato solo come mail reader quasi mi dispiace, poiché a dire il vero quella è una delle funzionalità che meno lo distinguono da altri prodotti concorrenti o dal fratello (molto) minore Outlook Express.
Mi chiedo dunque se il sacrificare clienti a pagamento in grado di sfruttare ampiamente il servizio valga la pena per concedere un prodotto simile a chiunque con il rischio (non remoto) di abusi che si riperquoteranno sulle performance globali.
Non era meglio forse un passaggio graduale tipo ai soli utenti AdWords? Oppure due piattaforme distinte?
Chissà, magari i dati futuri mi smentiranno completamente... o forse no.
Un ultimo appunto. In tutta questa situazione credo che Google abbia preso abbastanza poco in considerazione quelli che erano già clienti di Urchin 6.
Nella giornata di venerdì una email abbastanza vaga avvertiva di un imminente passaggio a Google Account promettendo di fornire informazioni più dettagliate in seguito.
Le informazioni sono arrivate, peccato che quando l'email è stata inviata l'intero sistema oramai era già sotto l'interfaccia di Google Analitycs che è risultata ingestibile per circa 2 giorni.
Risultato? Utenti che non potevano accedere alle statistiche, account ingestibili, tracciamenti non garantiti e via dicendo.
Per oltre 2 giorni tutti gli account presenti su Urchin 6 sono rimasti in standby senza apparenti segni di monitoraggio. Che fare del file __utm.js
? Come adattare le configurazioni? Come validare i nuovi profili?
Quante domande e quanto caos!
Fortunatamente non tutto è andato così male e Google ha dirottato il tracciamento dei "vecchi" profili di Urchin 6 basati sul file __utm.js
al nuovo sistema di Google Analitycs concedendo un tempo sufficiente agli utenti per adattare le stringhe di monitoraggio sui propri siti. I dati sembrano non essere andati persi, ma resta il fatto che molte informazioni prima tracciate ora non rientrano più nella lista di funzionalità offerte dal programma, senza che mai alcun utente sia stato preventivamente avvertito.
Non vorrei essere nei panni di quegli utenti (ne conosco un paio) che hanno speso somme di dollari a quattro cifre in qualche mese per poi scoprire il giorno dopo che lo stesso software è diventato gratuito e che quanto loro avevano pagato ora non era più disponibile al 100%.
Era un comportamento che non mi sarei aspettato da Google e che purtroppo molti non hanno notato (quasi tutti), accecati dal godimento di poter disporre di una piattaforma all-in-one-faccio-tutto-io-ed-anche-di-più a gratis.
Esaurita la mia dose di cattiverie, passiamo alle considerazioni positive.
A dire il vero, ciò che è positivo è già stato largamente pubblicato. Di certo ora anche utenti di dimensioni più ridotte possono disporre di uno strumento potente e flessibile; il problema è solo quanto approfonditamente sapranno usarlo.
Di certo, considerando che gli italiani hanno un'allergia alla lettura delle guide in linea, non mi aspetto che oltre il 20-30% beneficerà completamente di questo tool.
Nonostante quanto esposto prima, non posso che ammirare Google perché ogni volta è in grado di stupire superando sé stesso.
Non riesco ad immaginare il quantitativo di dati che si deve preparare a gestire, moltiplicando una disponibilità di 5 milioni di page views mensili moltiplicate per gli account attivi. E' un numero che ha più zeri di quanti stiano nella mia schermata del portatile con un costo finale da capogiro.
Eppure, tutto questo (per ora) è gratis o meglio, è disponibile al prezzo di fornire a Google più dati di quanti noi stessi ci siamo mai accorti di conoscere.