Il Rugby nazionale ed internazionale visto e commentato da un italiano

Probabilmente la maggior parte di voi, soprattutto chi mi conosce di persona, si starà chiedendo cosa centra il rugby con Simone Weppos Carletti, considerando che la mia corporatura fisica è più verosimile ad un palo del campo da rugby che ad un giocatore.

Prima di svelare l’arcano mistero, vorrei rassicurare quanti hanno scelto di seguire questo blog per la sua formula + SEO - Divagazioni e che hanno notato una diminuzione dei post tecnici nell’ultimo periodo… ogni tanto è bene rilassarsi la mente, poi dopo che ho scoperto che come me molti altri non sono stati sempre SEO, mi prendo la libertà di qualche extra topic ogni tanto.

Tornando a noi, il mio rapporto con il rugby non va molto più in là rispetto alla consapevolezza che si basa su un gioco di squadra dove un gruppo di personaggi muscolosi si prendono a mazzate per spostare una palla nel posto giusto, tuttavia qualche mese fa ho conosciuto un simpatico personaggio romano con il quale abbiamo deciso di organizzare un blog interamente dedicato a questo sport.

Ovviamente, io ho messo solo la competenza tecnica (no, non quella del rugby ma dei blog) mentre lui ha messo idee e contenuto, così è nato il blog di Alessandro Fusco, interamente dedicato al Rugby, in ogni sua forma e nazionalità. Alessandro, come potete leggere nella sua bio, è uno sportivo nonché giornalista pubblicista dal 1988, dal febbraio 2004 collabora al quotidiano Il Tempo occupandosi di rugby, di cui scrive anche sul mensile Area.

Insomma, è uno che di rugby se ne intende, oltre che avere una sfegatata passione. Quando ci incontrammo per la prima volta, alla parola link o ranking mi guardò di storto chiedendomi che lingua parlavo, ma ad oggi a poche settimane di distanza ha saputo mettere in piedi una struttura di contenuti ed informazioni realmente invidiabile, una vera e propria miniera di risorse per gli amanti del rugby.

Non mi resta che invitarvi a darci un’occhiata se vi piace questo sport, oppure consigliarlo in giro se ritenete che altri possano trovarlo interessante.

Happy blogging Alessandro! Chissà che tra i lettori di questo blog, dopo agli alcolisti SEO poco anonimi, non si nasconda anche qualche appassionato di rugby… forza, fatevi avanti, non siate timidi!