In questi anni passati nel campo SEO ne ho già viste di cose curiose, da idee bizzarre a motori di ricerca che investono nel SEO (per fortuna, vuol dire che anche loro ci dredono!), ma un motore di ricerca che fa cloaking a se stesso ancora mi mancava.
Ci ha pensato Yahoo! pubblicando pagine trasformiste nel portale auto. Sul suo sito Andrew Gerhart dimostra come la copia cache di Google differisca dal contenuto della pagina mostrato se si accede come Slurp, il bot di Yahoo!
Ad oggi il test non è più valido, probabilmente il cloaking è stato rimosso, ma gli screenshot dimostrano l'evento.
Confesso che trovo la situazione abbastanza singolare.
Passi ancora il cloaking verso altri crawler, ma per fornire altre informazioni ai propri crawler ci sono metodi meno artigianali come un sistema di API o catalogazione interna... no?