Kevin Mitnick è riconosciuto come uno dei più eccezionali hacker viventi. Il suo nome è quasi leggenda nel campo.
Nel libro L’arte dell’intrusione, Mitnick raccoglie 10 tra le storie di hacking, a suo parere, più interessanti. Il libro è una raccolta, suddiviso in 10 capitoli. Ogni capitolo contiene una storia, raccontata nel dettaglio con approfondimenti e sfumature.
L’arte dell’intrusione è in realtà il secondo libro scritto da Mitnick. Il primo, l’arte dell’inganno, racconta le tecniche di social engineering che gli hanno permesso di violare sistemi di sicurezza ritenuti assolutamente affidabili ed impenetrabili.
Confesso che ancora non ho avuto il piacere di leggerlo, spero quando prima di riuscire ad acquistarne una copia.
Questa lettura mi ha a dir poco affascinato. Sono sempre rimasto rapito dalle capacità degli hacker professionisti, sotto certi versi invidiabili. Leggere queste storie, alcune delle quali con elementi quasi al limite del fantascientifico per un comune mortale, è veramente appassionante.
Al fondo di ogni storia Kevin raccoglie alcune considerazioni personali, utili per prevenire nella quotidianità situazioni simili a quelle descritte. Le storie sono raccontate nei particolari, in molti casi vengono citati software e tecniche adottate.
Si passa da situazioni quasi inconcepibili come la capacità di 4 persone di ricostruire gli algoritmi alla base di slot machine per casinò per azzeccare esattamente la combinazione vincente, fino agli scherzi di un gruppo di programmatori che decise di prendersi beffa di una società distributrice di bevande con l’hacking di un distributore “intelligente”.
Non è necessaria una forte competenza tecnica per leggerlo, tuttavia è utile per comprenderlo al meglio. Una lettura consigliata, decisamente. Altri di voi lo hanno già letto?