Dopo l’HTTP Headers Status Checker, presentato un paio di giorni fa, sto perfezionando un secondo tool che si baserà anch’esso sull’analisi degli header HTTP, ma sotto un’altra prospettiva.
Così, analizzando un po’ di header ho scoperto una cosa singolare che non avevo ancora notato. Tra i suoi header, alla voce Server
Google restituisce GWS/2.1, acronimo di Google Web Server versione 2.1.
Insomma, al di là delle tanto chiacchierate voci su Google FileSystem, Google Office e via dicendo, il Google Web Server esiste ed è quello che ogni giorno fornisce pubblicamente il risultato delle query agli utenti.
Qualche timida informazione è disponibile su Wikipedia inglese, ma nulla più di una citazione. Analizzando un po’ di risorse in rete sembrerebbe che il Sistema Operativo che gestisce tali server sia una versione modificata di Linux Red Hat. Il web server base è Apache, anch’esso modificato e denominato Google Web Server.
Il motivo principale di queste modifiche, facile identificabile, è quello di avere un’architettura scalare che permetta di distribuire al meglio i carichi, garantire un’elevata potenza di calcolo, bassi costi ma soprattutto una configurazione realmente adatta alle esigenze.