A settembre pubblicai una curiosità che indicava come, secondo l'ICANN, nel 2004 la necessità di digitare www davanti ad un indirizzo internet sia costata ben 25 miliardi di dollari.
Siccome io ho cura del portafoglio dei miei utenti, qualche giorno fa ho deciso di condurre un esperimento e configurare il nuovo sito di ASP Stats Generator in modo tale da indirizzare ogni richiesta inviata al dominio www.asp-stats.com verso asp-stats.com.
Il risultato? Ecco alcuni buoni motivi che forse l'ICANN si è scordato di considerare.
Quante pagine indicizzate?
Cercare il numero di pagine indicizzate per un dominio senza www è praticamente impossibile nel caso in cui siano online dei sottodomini.
Una semplice ricerca per site:asp-stats.com, infatti, restituisce indistintamente sia pagine del livello principale sia pagine dei sottolivelli.
Esistono vari workaround, certamente, ma scrivendo site:www.asp-stats.com ho risolto in principio ogni problema di disambiguazione.
Quanto ho guadagnato con AdSense?
Ipotiziammo che siate dei publisher AdSense. Ipotizziamo inoltre che decidiate di configurare un criterio URL per monitorare quanto sia redditizio il vostro dominio.
Ma... quale dominio usare? Inserendo un criterio per asp-stats.com Google considererà parte del criterio ogni pagina con host *asp-stats.com, inclusi dunque i sottolivelli. Ancora una volta, l'unico modo è avere un dominio www.asp-stats.com da indicare come criterio di monitoraggio URL.
L'utente vuole il www
Per la maggior parte del pubblico non tecnico che circola in rete, i siti internet sono quelle cose che cominciano con www. Avete mai pensato a quanto l'utente possa diffidare di un indirizzo senza www o, più semplicemente, non comprendere che si tratti di un sito web?
Probabilmente, a voi che fate colazione con pane e DNS, questa situazione potrebbe sembrare assurda ma non lo è assolutamente. Utilizzare un dominio senza www per un sito non tecnico è potenzialmente rischioso in termini di riscontro dell'utente.
La forza dell'abitudine
Potrebbe capitare poi che, come il sottoscritto, vi dimentichiate che la configurazione è cambiata con il rischio di invalidare il funzionamento di servizi e prodotti correlati.
In conclusione
Non so voi, ma ho idea che io continuerò a mettere online siti www-muniti.